Nel pomeriggio sono andata in sezione U.I.C.I. di Como, per partecipare al corso di preparazione per realizzare libri tattili (quindi capire un pò di più) e presentare il prototipo di libro.
E' stato davvero interessante e una bella esperienza perchè ci hanno messo al posto dei bambini non vedenti... quindi bendati abbiamo dovuto rovistare in scatole vari oggetti, materiali e rappresentare in modo tridimensionale, una semplice frase: "Alla festa di compleanno Gina ha invitato i suoi amici e ciascuno per la gattina un regalo a preparato".
Complicato perchè c'erano diverse scatole piene di oggetti, e fin quando non sono arrivati i "pezzi" giusti, non riuscivo a combinare niente...ma una volta trovati con lo scotch biadesivo, ho attaccato le mie forme.
Poi siamo passati alla seconda prova...(TUTTO SEMPRE BENDATI)...ridisegnare la "scenetta" tridimensionale appena fatta, su un foglio gommato (ovvero un foglio spesso di gomma con sopra un foglio di plastica più leggero, sul quale con una penna si disegna e rimane il segno in rilievo).
Questa prova è stata per me un disastro..."senza occhi" ho dimenticato di riprodurre la mia scena e sono andata di fantasia, disegnando cose semplici di come le vedevo io nella mia mente ed aggiungendo elementi che prima non avevo fatto...
Una volta ultimato il disegno abbiamo dovuto riguardarlo, o meglio ritoccarlo...
e ancora peggio scambiare il nostro disegno con la vicina e cercare di interpretare quello che toccavamo!
Per capire meglio e per la vostra curiosità...metto le foto... ^___^
Scenetta tridimensionale
Scenetta bidimensionale su piano di gomma
Il disegno tridimensionale risulta molto più semplice e immediato...ma non sempre di tutto si riesce ad avere un oggetto reale...ed ecco il punto chiave...la difficoltà di rappresentare bidimensionalmente la realtà che ci circonda.
Un caloroso grazie a Gabriella Jacci e Francesco De Cortes, due belle persone che ci hanno guidato nel percorso formativo di oggi!!!
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